Prete mancato di Antonio Loscalzo
Quanto del nostro futuro dipende dalla nostra determinazione? Il successo di una vita non è qualcosa di già pronto, di facile, a portata di mano.
È qualcosa che si conquista giorno dopo giorno, anche perdonando chi in qualche modo ci ostacola, perché comunque bisogna andare oltre.
Bisogna avere fede in noi stessi e in un Dio che ci protegge, che ci sostiene se sapremo sfruttare i talenti che ci sono stati donati con tutta la nostra volontà.
Ma anche la dolcezza per amare e rispettare la famiglia che ci ha cresciuto e quella che ci siamo creati. Questo il segreto per una vita felice: amare, avere fede e mettere a frutto tutte le proprie capacità senza mai arrenderci.
Se chiedessimo al Nostro autore di riassumere la vita in una frase, senza esitazione risponderebbe:
“La vita è un quadro con varie sfumature: Tu metti la tela, Dio mette i colori e la sua mano per dipingerlo”
Antonio Loscalzo
Nasce a Grassano provincia di Matera il 4 febbraio 1944. Figlio di Michele e Apollonia Loscalzo, due umili e onesti contadini e ultimo di quattro fratelli, sente presto la vocazione a farsi prete, affascinato dall’istituto dei Camilliani.
Vi rinuncia per ottemperare alle responsabilità familiari, iniziando ben presto a lavorare. Non volendo rimanere ignorante, il poco tempo a disposizione lo dedica allo studio dell’italiano e la sua passione più grande diventa scrivere racconti, poesie e canzoni.
Con sua moglie ha avuto tre meravigliosi figli e insieme una vita armoniosa, segnata anche dai successi lavorativi.
Questo è il suo primo romanzo.
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