L’Incidente – Il Grande viaggio L'Eremita

Un libro istruttivo che fa bene all’Anima del Lettore. Un toccante percorso di Vita che ci fa riflettere sul senso dell’Esistenza e sulle cose realmente importanti. Una storia molto coinvolgente e interessante, comunque la si pensi. Si affrontano degli argomenti molto profondi, intimi e privati; è l’inizio di un percorso letterario a cui l’Autore darà seguito. Leggendolo ci si pongono tanti interrogativi, come quelli sull’esistenza dell’Aldilà, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, su cosa succede veramente dopo la morte, sulla scissione Anima Corpo, sulla rettitudine, sui valori morali, sull’esistenza o meno del Destino o del Fato, sulla Fede in Dio, sul perché accadano determinati avvenimenti in vece di altri,
perché esiste il male, la malattia e la sofferenza. Un libro che mette il Lettore davanti a molti interrogativi esistenziali, che tutti, in un modo o nell’altro ci poniamo. Questo libro, inoltre, è come se ne “contenesse” un altro al suo interno, come se racchiudesse due Entità di verse che si intrecciano tra di loro, come se fosse un’unione Anima-Corpo inscindibile, un legame indissolubile e vitale. Un trattato scientifico, un manuale naturalistico molto dettagliato sull’origine dell’Universo, in cui l’Autore ha ricostruito le tappe che hanno portato all’evoluzione della specie, ripercorrendo le fasi e i cambiamenti che hanno determinato la creazione del nostro pianeta: la Terra. Tutto questo attraverso l’espediente di un viaggio che Dio conduce insieme a un’Anima che deve purificarsi, dopo aver lasciato il corpo dove “abitava”. Un viaggio salvifico il cui scopo è quello di illustrare il “piano”, il “progetto”, che il Creatore ha riservato agli Uomini. È come se Dio e l’Anima ci prendessero per mano e ci accompagnassero in un “viaggio” spirituale e mistico, non con il mero intento di indottrinarci, o di insegnarci qualcosa, ma volendo darci una lettura della Vita più introspettiva, piena di valori e di sentimenti puri.

 

Libero Luzzi è nato a Terni, dove tutt’oggi vive. La sua passione per la pittura paesaggistica l’ha spinto a partecipare a molte mostre collettive, tra le quali il festival dei Due Mondi di Spoleto. Dopo la pensione ha iniziato a dedicarsi a un ’altra sua passione, ovvero la scrittura.

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